CXI Falsembiante

“Chi di cotà’ limosine è ‘ngrassato,
In paradiso non dé atender pregio,
Anzi vi dé atender gran dispregio,
Almen s’e’ non è privilegiato;
E s’alcun n’è, sì n’è fatto ingannato
E ‘l papa che li diè il su’ collegio,
Ché dar non credo dovria privilegio
Ch’uon sano e forte gisse mendicato:
Ché·lle limosine che son dovute
A’ vecchi o magagnati san’ possanza,
A cui la morte seria gran salute,
Colui che·lle manuca i·lor gravanza,
Elle gli fieno ancor ben car vendute:
Di questo non bisogna aver dottanza.

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