XLIX L’Amante e Amico

Com’ era gito il fatto ebbi contato
A motto a motto, di filo in aguglia,
Al buono Amico, che non fu di Puglia;
Che m’ebbe molto tosto confortato,
E disse: “Guarda che non sie accettato
Il consiglio Ragion, ma da te il buglia,
Ché ‘ fin’amanti tuttor gli tribuglia
Con quel sermon di che·tt’à sermonato.
Ma ferma in ben amar tutta tua ‘ntenza,
E guarda al Die d’Amor su’ omanaggio,
Ché tutto vince lungia soferenza.
Or metti a me intendere il coraggio,
Chéd i’ ti dirò tutta la sentenza
Di ciò che dé far fin amante saggio.

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