CCXXXI (Senza titolo)

Quand’i’ mi vidi in così alto grado,
Tutti i mie’ benfattori ringraziai,
E più gli amo oggi ch’i’ non feci mai,
Che molto si penâr di far mi’ grado.
Al Die d’Amor ed a la madre i’ bado,
E a’ baron’ de l’oste chiamo assai
D’esser loro fedele a sempremai
E di servirgli e non guardar ma’ guado.
Al buono Amico e a Bellacoglienza
Rendé’ grazie mille e mille volte;
Ma di Ragion non ebbi sovenenza,
Che·lle mie gioie mi credette aver tolte.
Ma contra lei i’ ebbi provedenza,
Sì ch’i’ l’ò tutte quante avute e colte.

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