CLXXXVII La Vecchia

“Quand’a quel lavorio messi saranno,
Ben saggiamente deggian operare,
E l’un atender e l’altro studiare,
Secondo ch’egli allor si sentiranno;
Né sì non dé parer lor già affanno
Di voler ben a modo mantacare,
Ch’amendue insieme deggian afinare
Lor dilettanza; e dimorasse un anno!
E se·lla donna non v’à disianza,
Sì ‘nfinga in tutte guise che vi sia,
Sì gline mostri molto gran sembianza:
Istringa ‘l forte e basci ‘l tuttavia;
Quando l’uom’avrà sua dilettanza,
Sì paia ch’ella tramortita sia.

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