Canto XXXIII

[Canto XXXIII, il quale si è l’ultimo de la seconda cantica, ove si racconta sì come Beatrice dichiaroe a Dante quelle cose ch’elli vide, trattando e dimostrando le future vendette e de la ingiuria nel predetto carro del grifone; e infine, veduti li quattro fiumi del Paradiso, escono verso il cielo.] ‘Deus, venerunt gentes’, alternando […]

Canto XXXII

[Canto XXXII, dove si tratta come Beatrice comandò a l’auttore che scrivesse li miracoli che vide in quel luogo, e come elli con le donne seguio il carro, e l’aguglia percosse il carro, e una volpe sen fuggio, e de la puttana e del gigante.] Tant’ eran li occhi miei fissi e attenti a disbramarsi […]

Canto XXXI

[Canto XXXI, ove si tratta sì come Beatrice riprende l’auttore de le commesse colpe, e come la donna che avante li apparve il bagna.] «O tu che se’ di là dal fiume sacro», volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m’era paruto acro, ricominciò, seguendo sanza cunta, «dì, dì se questo […]

Canto XXX

[Canto XXX, dove narra come Beatrice apparve a Dante e Virgilio il lasciò, e lo recitare per l’alta donna de la incostanza e difetto di Dante, e qui l’auttore piange i suoi difetti con vergogna compuntiva.] Quando il settentrïon del primo cielo, che né occaso mai seppe né orto né d’altra nebbia che di colpa […]

Canto XXIX

[Canto XXIX, dove si tratta sì come l’auttore contristato si conduoleva e come vide li sette doni del Santo Spirito e Cristo e la celestiale corte in forma di certe figure.] Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: ‘Beati quorum tecta sunt peccata!’. E come ninfe che si givan sole per le […]

Canto XXVIII

[Canto XXVIII, ove si tratta come la vita attiva distingue a l’auttore la natura del fiume di Letè, il quale trovò nel detto Paradiso, ove molto dimostra de la felicitade e del peccato di Adamo, e del modo e ordine del detto luogo.] Vago già di cercar dentro e dintorno la divina foresta spessa e […]

Canto XXVII

[Canto XXVII, dove tratta d’una visione che apparve a Dante in sogno, o come pervennero a la sommità del monte ed entraro nel Paradiso Terrestre chiamato paradisodelitiarum .] Sì come quando i primi raggi vibra là dove il suo fattor lo sangue sparse, cadendo Ibero sotto l’alta Libra, e l’onde in Gange da nona rïarse, […]

Canto XXVI

[Canto XXVI, dove tratta di quello medesimo girone e del purgamento de’ predetti peccati e vizi lussuriosi; dove nomina messer Guido Guinizzelli da Bologna e molti altri.] Mentre che sì per l’orlo, uno innanzi altro, ce n’andavamo, e spesso il buon maestro diceami: «Guarda: giovi ch’io ti scaltro»; feriami il sole in su l’omero destro, […]

Canto XXV

[Canto XXV, lo quale tratta de l’essenzia del settimo girone, dove si punisce la colpa e peccato contro a natura ed ermafrodito sotto il vizio de la lussuria; e prima tratta alquanto del precedente purgamento de’ ghiotti, dove Stazio poeta fae una distinzione sopra la natura umana.] Ora era onde ‘l salir non volea storpio; […]

Canto XXIV

[Canto XXIV nel quale si tratta del sopradetto sesto girone e di quelli che si purgano del predetto peccato e vizio de la gola; e predicesi qui alcune cose a venire de la città lucana.] Né ‘l dir l’andar, né l’andar lui più lento facea, ma ragionando andavam forte, sì come nave pinta da buon […]