Le rime XXIII

Onde venite voi così pensose?

Ditemel, s'a voi piace, in cortesia,

Ch'i' ho dottanza che la donna mia

Non vi faccia tornar così dogliose.

Deh, gentil donne, non siate sdegnose,

Né di ristare alquanto in questa via

E dire al doloroso che disia

Udir de la sua donna alquante cose;

Avvegna che gravoso m'è l'udire:

Sì m'ha in tutto Amor da sé scacciato

Ch'ogni suo atto mi trae a ferire.

Guardate bene s'i' son consumato,

Ch'ogni mio spirto comincia a fuggire,

Se da voi, donne, non son confortato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Torna in alto