CLXIX La Vecchia

“In poveruon no·metter già tu’amore,
Ché nonn-è cosa che poveruon vaglia:
Di lu’ non puo’ tu aver se non battaglia
E pena e povertate e gran dolore.
Lasciar ti farian robe di colore
E sovente dormire in su la paglia:
Non t’intrametter di cotal merdaglia,
Ché troppo i’ ‘l ti porria a gran fallore.
Né non amar già oste trapassante:
Però che mutan tante ostellerie
Ch’aver non posson cuor fermo né stante;
Lor fatti non son che baratterie.
Ma se·tti donan, non sie rifusante;
E fa co·llui infinte druderie.

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