CLXXIII La Vecchia

“Gran festa gli farai e grand’onore,
E dì come gli ti se’ tutta data,
Ma non per cosa ch’e’ t’aggia donata,
Se non per fino e per leal amore;
Che·ttu à’ rifiutato gran signore,
Che riccamente t’avrebbe dotata:
“Ma credo che m’avete incantata,
Per ched i’ son entrata in quest’errore”.
Allor sì ‘l bascierai istrettamente,
Pregando’l che·lla cosa sia sagreta,
Sì che no’l senta mai nessuna gente.
A·cciò ch’e’ vorrà fare, istarà’ cheta;
Ma guarda che non fosse aconsentente
A nessun, se non se per la moneta.

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