CXX Falsembiante

“Questo buonuon volea ch’i’ rinegasse
Mendichità e gisse lavorando,
S’i’ non avea che mia vita passando
Potesse, sanza ch’altro domandasse.
A quel consiglio mai no·m’acordasse:
Tropp’è gran noia l’andar travagliando.
Megli’ amo star davante adorando
Ched i’ a lavorar m’afaticasse.
Ché ‘l lavorar sì no·mi può piacere,
Néd a·cciò consentir no·mi poria,
Ché molte volte fallarei in dolere.
Più amo il manto di papalardia
Portar, perciò ch’egli è maggior savere,
Ché di lui cuopr’io mia gran rinaldia.

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