CXXVIII L’armata de’ baroni

À l’armadure ciaschedun sì prese,
E sì s’armâr con molto gran valore
Per dar a Gelosia pene e dolore,
Se contra lor istesse alle difese;
Ed alcun prese scudo, altro pavese,
Ispade e lancie, a molto gran romore,
Dicendo ciaschedun al Die d’Amore
Che quelle guardie saran morte e prese.
Or sì vi conterò la contenenza
Che Falsembiante fece in quella andata
Colla su’ amica CostrettaAstinenza.
E’ no·mmenâr co·llor già gente armata,
Ma come gente di gran penitenza
Si mosser per fornir ben lor giornata.

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