Le rime III

Non canoscendo, amico, vostro nomo,

Donde che mova chi con meco parla,

Conosco ben che scienz'à di gran nomo,

Sì che di quanti saccio nessun par l'à:

Ché si pò ben canoscere d'un omo,

Ragionando, se ha senno, che ben par là;

Conven poi voi laudar sanza far nomo,

È forte a lingua mia di ciò com parla.

Amico (certo sonde, acciò ch'amato

Per amore aggio), sacci ben, chi ama,

Se non è amato, lo maggior dol porta;

Ché tal dolor ten sotto suo camato

Tutti altri, e capo di ciascun si chiama:

Da ciò ven quanta pena Amore porta.

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