Le rime LV

Visto aggio scritto e odito cantare

D'Amor, che 'nfiamma ciascun suo servente;

E tal lodarsi d'esso, e tal biasmare

Si sforza ciaschedun suo convenente;

ch'alcun gioioso diven per amare,

E altri amando languisce sovente:

Se ciò diven d'Amor nol so pensare,

O d'altra cosa che d'amor non sente.

Perciò ritorno a voi, cortese e saggio,

Che mi mandiate novelle d'Amore,

E come avviene ciò che ditto v'aggio.

Parmi che di battaglie di signore

Venga ciascun cui d'Amor cheriraggio

Che d'Amor dica s'ha bene o dolore.

 

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