Le rime XXXIX

All'ignoto

Io Dante a te, che m'hai così chiamato,

Rispondo brieve con poco pensare,

Però che più non posso soprastare,

Tanto m'ha 'l tuo pensier forte affannato.

Ma ben vorrei saper dove e in qual lato

Ti richiamasti, per me ricordare:

Forse che per mia lettera mandare

Saresti d'ogni colpo risanato.

Ma s'ella è donna che porti anco vetta,

Sì 'n ogni parte mi pare esser fiso

Ch'ella verrà a farti gran disdetta.

Secondo detto m'hai ora, m'avviso

Che ella è d'ogni peccato netta

Come angelo che stia in paradiso.

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