XLVI L’Amante

Quando Ragion fu assà’ dibattuta
E ch’ella fece capo al su’ sermone,
I’ sì·lle dissi: “Donna, tua lezione
Sie certa ch’ella m’è poco valuta,
         Perciò ch’i’ no·ll’ò punto ritenuta,
Ché no·mi piace per nulla cagione;
Ma, cui piacesse, tal amonizione
Sì gli sarebbe ben per me renduta.
         Chéd i’ so la lezion tratutta a mente
Pe·ripètall’a gente cu’ piacesse,
Ma già per me nonn-è savia niente:
         Ché fermo son, se morir ne dovesse,
D’amar il fior, e ‘l me’ cor vi s’asente,
O ‘n altro danno ch’avenir potesse”.

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