CXVII Amore e Falsembiante

“Cotesta mi par gran dislealtate”,
Rispose Amore, “Or non credi tu ‘n Cristo?”.
“I’ non, chéd e’ sarà pover e tristo
Colù’ che viverà di lealtate:
Sì ch’io non vo’ per me quelle ghignate,
Ma, come ched i’ possa, i’ pur acquisto,
Ché da nessun nonn-è volontier visto
Colui che man terrà di povertate,
Anzi l’alunga ciascuno ed incaccia;
Già no·lli fia sì amico né parente
Ched egli il vegga volontieri in faccia:
Sì ch’i’ vogli’anzi ch’on mi sia ubidente,
Come ched io a Cristo ne dispiaccia,
Ched esser in servaggio della gente.

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