Le rime LXII

Iacopo, i' fui, ne le nevicate alpi,

Con que' gentili ond'è nata quella

Ch'Amor ne la memoria ti suggella

E per che tu, parlando anzi lei, palpi.

Non credi tu, perch'io aspre vie scalpi,

Ch'io mi ricordi di tua vita fella

Sol per costei che la diana stella

Criò e donde tu mai non ti parti?

Per te beato far mossi parole

A' suo' propinqui del lontano essilio

Che cercar pensa per l'altrui valore.

Donde non nacquer canti né carole,

Ma in tra loro facien lungo concilio:

Non so 'l deliberar, ma so 'l dolore.

Dico che tutti si dolien per lei,

Dicendo: "Dove perderem costei?".

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