Le rime LXV

Se 'l viso mio a la terra si china

E di vedervi non si rassicura,

Io vi dico, madonna, che paura

Lo face, che di me si fa regina:

perché la biltà vostra, peregrina

Qua giù fra noi, soverchia mia natura,

Tanto che quando veli per avventura

Vi miro, tutta mia vertù ruina;

sì che la morte, che porto vestita,

Combatte dentro a quel poco valore

Che mi rimane, con piogge di troni.

Allor comincia a pianger dentro al core

Lo spirito vezzoso de la vita,

E dice: «Amore, o perché m'abbandoni?».

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